Sempre più spesso mi sento rivolgere questa domanda.
Nel corso degli ultimi anni, infatti, Facebook è diventato anche in Italia – nonostante il ritardo rispetto agli altri Paesi e le solite ritrosie iniziali – uno degli strumenti cardine delle strategie di marketing aziendale e il suo sistema di annunci pubblicitari ormai è ampiamente decollato, tanto da entrare in “competizione” con il suo illustre predecessore, Google Adwords.
Ma che cosa distingue questi due “concorrenti”? E lo sono davvero?
PREMESSA
Il Search Marketing, marketing dei motori di ricerca, rappresenta una strategia efficacissima per intercettare potenziali clienti proprio mentre stanno cercando i nostri prodotti e servizi. Il successo di questa strategia, infatti, è legato alla cosiddetta “domanda consapevole”: l’utente si trova volontariamente sul motore di ricerca ed inserisce una specifica keyword, la parola o il gruppo di parole che per lui meglio rappresenta l’oggetto del suo interesse. Va da sé l’importanza di “esserci” quando si verifica questo tipo di situazione: ovvero, farsi trovare tra i primi risultati della pagina che il motore restituisce all’utente. Questo, sostanzialmente, è ciò che fa la SEO: quell’insieme di tecniche e strategie, on-site e off-site, che consente di essere posizionati con il proprio sito sulle prime pagine dei motori di ricerca per le chiavi che rappresentano il nostro prodotto o servizio.
GOOGLE ADWORDS
Google Adwords, in questa fase, è un ottimo supporto (e non un’alternativa) alla SEO: permette di far visualizzare all’utente il nostro annuncio sponsorizzato proprio mentre sta cercando su Google (e sui suoi siti partner) ciò di cui ha bisogno. L’annuncio Adwords ha quindi la caratteristica di rispondere ad una domanda espressa, catalizzando così l’attenzione di un target già proattivo nella ricerca del prodotto o servizio: per questo, la probabilità che l’utente intraprenda un’azione è piuttosto alta.
È possibile scegliere dove vengono pubblicati gli annunci, su quali siti web specifici e in quali aree geografiche (province, città e persino quartieri). Possiamo, ad esempio, impostare l’annuncio in modo che venga visualizzato quando un utente, che vive o so trova temporaneamente nella località di interesse, cercherà su Google il prodotto che noi vendiamo in quella località.
E SE IL MIO PRODOTTO NON È CONOSCIUTO?
Se il nostro prodotto o servizio non è ancora conosciuto, nessuno lo cercherà ancora su Gooogle: in questo caso il Search Marketing non potrà venirci in aiuto, dato che, da solo, il motore di ricerca non genera domanda.
Tuttavia, il fatto che le persone non cerchino direttamente un prodotto su Google non vuol dire che non possano esserne potenzialmente interessate: come generare allora una domanda per un prodotto ancora sconosciuto?
Anche in questo caso, la prima cosa da fare sarà un‘adeguata attività SEO: posizionando il nostro sito sui motori di ricerca per argomenti correlati al prodotto o servizio che offriamo, ad esempio gli interessi o le necessità che un certo prodotto stimola, potremmo essere trovati da quegli utenti che effettuano ricerche inerenti a quegli interessi e quelle necessità.
Una volta fatto questo, Facebook Ads potrà essere un valido supporto. Vediamo perché.
FACEBOOK ADS
Sappiamo bene che una delle caratteristiche su cui il social network americano ha fondato il proprio successo è l’altissima personalizzazione dei profili: Facebook spinge e favorisce in ogni modo l’espressione di gradimenti, l’iscrizione alle pagine fan e qualunque tipo di “connessione” tra sé e i propri interessi e passioni.
Facebook Ads basa il suo funzionamento proprio su questo immenso “database di interessi”: ci permette infatti di intercettarli, profilando il nostro target in maniera estremamente precisa e particolareggiata:
Il nostro annuncio su Facebook Ads, quindi, sarà visualizzato da persone che non ci stanno cercando, ma potrebbero essere potenzialmente molto interessate – in virtù dei loro gusti e caratteristiche personali – alla nostra offerta e, venendo a conoscenza della nostra esistenza, potrebbero anche incrementare la “domanda consapevole” sui motori di ricerca.
Facebook Ads ha inoltre, un bell’asso nella manica: la possibilità di utilizzare la cosiddetta “riprova sociale” all’interno degli annunci. Possiamo infatti arricchire le nostre inserzioni mostrando le interazioni sociali che l’annuncio ha suscitato nei confronti dei nostri amici, o di un gran numero di persone. È un dato di fatto: l’influenza e il giudizio dei nostri contatti o, comunque, delle persone-utenti che esprimono sul web il proprio feedback sono fattori ormai determinanti.
Naturalmente Facebook Ads può essere utilizzato anche quando il nostro prodotto è già conosciuto: ad esempio, nel caso molto frequente in cui si voglia incrementare la propria fan-base su Facebook. O nel caso di offerte e promozioni particolari, che siano riservate agli utenti Facebook o meno. O in generale, per chiunque abbia una presenza social strutturata e quindi voglia inserire un’ulteriore leva alla strategia di marketing articolata su questi media.
TORNANDO ALLA DOMANDA INIZIALE…
Non si tratta tanto di stabilire chi sia il “migliore”, ma di individuare, avendo presenti i tratti fondamentali di ciascuno dei due sistemi, quello più adatto rispetto alle nostre esigenze specifiche e alla fase in cui ci troviamo. Senza dimenticare di integrare tutto ciò in maniera coerente con la nostra strategia di marketing complessiva. Spero che questo post possa esservi d’aiuto per orientarvi nella scelta! 🙂