Tutti conoscono Youtube, la celebre piattaforma di video sharing di proprietà di Google, ma forse non tutti forse sanno che tra un video musicale ed un altro si celano delle vere e proprie community.
Un numero enorme di utenti si collega ogni giorno per vedere gli ultimi video caricati dai loro youtubers preferiti, così vengono chiamati coloro i quali realizzano video sul “tubo”, e per scambiarsi opinioni e consigli riguardanti gli ultimi prodotti lanciati sul mercato, siano essi cosmetici o videogiochi. Le aziende si trovano così davanti a pubblicità inattesa, sia positiva che negativa.
Il passaparola può giocare a favore di un’azienda: basta pensare al caso Mentos – Coca Light. Quando due giovani americani scoprirono che mettendo una caramella Mentos all’interno di una bottiglia di Coca Cola Light si generava un’eruzione pari a quella del Vesuvio, registrarono un video immortalando il momento e lo caricarono su Youtube. Questo semplice gesto aumentò del 15% le vendite dell’azienda produttrice di caramelle e portò i due registi improvvisati a collaborare con Coca Cola nella realizzazione di un altro spot della durata di 60 secondi.
Ma cosa fanno le aziende? Sempre più spesso cercano di marcare la propria presenza su Youtube inviando gratuitamente i loro prodotti ai realizzatori di video, nella speranza che essi ne tessano le lodi. Questo perché gli youtubers sono dei veri e propri influencer, in grado di direzionare i propri iscritti verso l’acquisto di un determinato prodotto. Essi vengono considerati dal loro pubblico, se così lo possiamo definire, come degli amici, persone del cui giudizio ci si può fidare. Ma anche come persone da imitare, della serie “se ce l’ha lei/lui, lo voglio anche io”.
Un’azienda però, può anche decidere di aprire il proprio canale Youtube, decidendo di battere due strade: affidarsi agli youtubers o creare video virali. Nel primo caso, possiamo citare l’esempio di Deborah Milano, la quale all’interno del suo canale ha raccolto le beauty guru italiane con maggiori visualizzazioni, dando loro la possibilità di realizzare make up tutorial ispirati all’ultima collezione da loro proposta o invitandoli dietro le quinte degli eventi da loro organizzati.
Per quel che riguarda la creazione di video virali, un esempio su tutti è quello di Blendtec, azienda produttrice di frullatori, la quale ha creato una serie di video esilaranti dove al grido di “Will it blend?”, “Si frullerà?” si tritavano gli oggetti più disparati, dagli smartphone di ultima generazione alle scarpe. Il risultato? Un successo.
La potenza di Youtube è veramente grande, quindi il successo per un’azienda può derivare anche da un corretto utilizzo di questo strumento. Non fatevi scappare questa occasione e provate anche voi a sfruttare questo innovativo sistema di promozione!
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