Nella graziosa cittadina costiera di Rapallo hanno da poco fatto la loro comparsa due nuovi abitanti molto particolari: i nuovissimi camerieri-robot del Gran Caffè di Rapallo. La notizia è rimbalzata su tutte le testate giornalistiche nazionali e ha lasciato a bocca aperta tutti i clienti del bar.
Si chiamano Xiao Ai (letteralmente “piccoli amori”), arrivano direttamente dalla Cina e costano circa mille euro l’uno. Da qualche giorno il proprietario del locale che li ha acquistati ha deciso di testarli, destando molta curiosità e sorpresa tra la sua clientela, che si è vista servire le proprie ordinazioni dai due camerieri-robot.
L’opinione pubblica si è subito divisa tra favorevoli e contrari, mentre il titolare ha assicurato che i due automi non sostituiranno in alcun modo il lavoro dei dipendenti in carne e ossa.
I due Xiao Ai, infatti, saranno incaricati esclusivamente di portare le ordinazioni ai tavoli, mentre i dipendenti continueranno a raccogliere le comande dai clienti.
Ecco come funzionerà: i camerieri tradizionali si occuperanno di ricevere, preparare le ordinazioni e riporle sul vassoio dei due robot; dopodiché sarà sufficiente selezionare dallo schermo degli Xiao Ai il tavolo a cui destinare le pietanze e i camerieri-robot porteranno a termine la consegna, seguendo un tracciato prestabilito.
Una novità certamente interessante e per taluni, forse, leggermente inquietante, che ancora una volta induce una profonda riflessione sul ruolo della tecnologia all’interno degli ambienti di lavoro. I suoi sostenitori, tra cui per primo il proprietario del Gran Caffè, sono convinti del successo, grazie alla riduzione dei costi e alla maggior efficienza del servizio garantito dai camerieri-robot. I più scettici, tuttavia, temono il sopravvento dell’automazione sulle relazioni umane, scenari che ricordano il famoso “Odissea nello spazio” di Stanley Kubrick.