I commenti su LinkedIn portano più richieste di connessione?

Volete costruire velocemente la vostra rete LinkedIn? Non volete passare ore a creare messaggi di richiesta di connessione per poi lasciarli “in sospeso” per sempre? Non temete: tutto ciò che dovete fare è commentare i post degli altri. Ma che tipo di commenti è meglio fare? Dove lasciarli? Cosa si deve dire? Quanto devono essere lunghi? A quanto pare, forse non così lunghi come pensate…

LinkedIn ha recentemente aggiornato il suo algoritmo per dare priorità ai contenuti “professionali” che si concentrano su “conoscenze e consigli”. Le modifiche significano anche che è più probabile che vengano visualizzati i contenuti delle persone con cui si è connessi (o che si seguono). Ciò significa che per ottenere la massima visibilità su LinkedIn nel 2024, dovrete concentrarvi sull’ottenere molte connessioni. Per ottenere molte connessioni il metodo più veloce è quello di commentare i post degli altri utenti con commenti originali e ponderati.

Il sito internet da un milione di dollari

The Million Dollar Homepage è un sito internet creato nel 2005 da Alex Tew, uno studente ventenne, con lo scopo di finanziarsi gli studi universitari
La pagina principale del sito era stata strutturata come un’immagine suddivisa in aree cliccabili quadrate della dimensione di 10×10 pixel, per un totale di un milione di pixel; ogni singolo pixel era stato messo in vendita a un dollaro l’uno, per un ricavo complessivo di un milione di dollari, da cui il nome del sito. Ogni area acquistata diventava poi un link verso il sito dell’inserzionista di cui era possibile vedere lo slogan passando col puntatore del mouse sopra la sua area.
Lanciato il 26 agosto 2005, il sito diventò un interessante fenomeno internet, diventando il numero 127 sito come traffico complessivo generato ed alla fine dello stesso anno aveva venduto 990.000 pixel.
Nel gennaio 2006 i mille pixel rimanenti furono messi all’asta su e-bay. L’asta si chiuse l’11 gennaio con un’offerta di 38.100 dollari, portando così l’incasso totale a 1.037.100 dollari contro un costo di realizzazione del sito stimato in 50 euro. Nonostante lo stesso Tew avesse poche speranze di riuscire effettivamente a guadagnare tutti quei soldi e non avesse previsto alcun tipo di pubblicità tranne il passaparola
dopo soli tre giorni riuscì a vendere ad un sito musicale il primo blocco 20×20, e nel giro di due settimane guadagnò i soldi necessari per pagarsi il primo anno di studi.
Tew fu poi costretto a lasciare gli studi dopo un solo semestre a causa dell’enorme pubblicità e dell’attenzione mediatica che lo circondava.

Cos’è la reputazione online?

Review, increase rating or ranking, evaluation and classification concept. Businessman draw five yellow star to increase rating of his company

La reputazione online si riferisce alla percezione pubblica di un’azienda o di una persona, basata su ciò che viene detto e scritto online. Questa percezione può essere influenzata da molteplici fattori, tra cui i commenti sui social media, le recensioni online, i risultati dei motori di ricerca e i contenuti sui siti web.

Perché la reputazione online è importante?

La reputazione online è importante perché influisce sulla percezione pubblica di un’azienda o di una persona. Una buona reputazione online può aumentare la fiducia dei clienti, migliorare la visibilità online e portare a maggiori opportunità di business. Al contrario, una cattiva reputazione online può portare a una diminuzione della fiducia dei clienti, a una riduzione della visibilità online e a un impatto negativo sulle opportunità di business.

Come gestire la reputazione online?

Ci sono alcune strategie che possono essere utilizzate per gestire la reputazione online:

  1. Monitorare: è importante monitorare costantemente ciò che viene detto e scritto online su un’azienda o una persona, utilizzando strumenti di monitoraggio online come Google Alerts.
  2. Rispondere ai commenti e alle recensioni: è importante rispondere ai commenti e alle recensioni online in modo tempestivo e professionale, dimostrando attenzione e cura per i clienti o gli utenti.
  3. Creare contenuti positivi: la creazione di contenuti positivi e di qualità sui siti web e sui social media può aiutare a migliorare la reputazione online.

Un trucco per le tue stories

Oramai è risaputo quanto sia importante usare le stories per crescere su instagram e creare una community.
La cosa complicata nell’usare le stories è riuscire a raggiungere delle buone visualizzazioni, che dovrebbero essere sempre intorno al 10% del totale dei nostri followers, se sono di più meglio, ma se sono di meno bisogna migliorare qualcosa. 
Vogliamo rivelarti un “trucco” se così possiamo definirlo, potremmo dire sia un accorgimento.
Riguarda la frequenza di pubblicazione, naturalmente dovresti fare stories ogni giorno, dividendo il numero di stories che hai in mente di fare per quella giornata in orari diversi, meglio ogni 2 o 3 ore, in questo mondo sarai sempre presente nell’elenco delle nuove stories e questo ti permetterà di dare visibilità sia alle nuove stories che alle precedenti.

Cos’è una Keyword?

Non è semplice dare una definizione di keyword. Letteralmente una keyword è una “parola chiave”, composta da una o più parole, che corrisponde ad una ricerca fatta da un utente su Google o sugli altri motori di ricerca per trovare informazioni su un argomento particolare.Le keyword servono per “farti trovare su Google o Facebook” nel momento in cui un utente cerca online le informazioni contenute sul tuo sito web.

Lo studio delle keyword migliori e dei termini usati da chi cerca online le informazioni o i contenuti del tuo sito web è essenziale per iniziare l’ottimizzazione SEO delle tue pagine, con l’obbiettivo di fornire agli utenti proprio la risposta a quello che cercavano.

Comparire nelle prime posizioni nelle ricerche di Google e Facebook non è scontato e richiede dedizione e allenamento, senza delle indicazioni chiare rischi di non farti trovare online.

Instagram e TikTok copiano BeReal

BeReal è un’app rilasciata in Francia circa due anni fa e conta milioni di download. Il suo successo non è passato inosservato, infatti Instagram e TikTok hanno infatti deciso di copiarne alcune modalità, una tattica che Mark Zuckerberg utilizza quasi sempre.

In passato Instagram ha copiato Snapchat creando le Stories e, da diverso tempo, sta seguendo l’impronta di TikTok dando maggiore importanza ai Reel. Ora c’è BeReal, social che negli ultimi tempi ha guadagnato molta fama e milioni di download.

È un social molto semplice e immediato, hai 2 minuti di tempo per postare una foto contemporaneamente dalla fotocamera frontale e da quella posteriore, senza alcun effetto. Di BeReal piace l’immediatezza e l’impossibilità di artefare le immagini.

Inquadri, scatti e pubblichi.

TikTok ha spudoratamente copiato BeReal creando l’applicazione TikTok Now; si riceve ogni giorno una notifica che invita a registrare un breve video oppure scattare una foto. Trascorso il tempo concesso per produrre il contenuto, per quel giorno non sarà possibile postare altro.

Instagram invece ha implementato nelle Stories la funzione chiamata “Bilaterale”, che consente di scattare foto o girare video utilizzando contemporaneamente le due fotocamere. La funzione può essere usata in qualsiasi momento, non come accade su BeReal, ma sembra che a breve nascerà IG Candid, la nuova area di Instagram con le stesse funzionalità di TikTok Now.

Negli ultimi giorni però, BeReal sta implementando nuovi aggiornamenti come il collegamento con Spotify (così quando si scatta la foto si condivide anche quale canzone si stava ascoltando in quell’esatto momento).

Chissà se TikTok e Instagram copieranno anche questa funzione.

Nasce Digitaloo, piattaforma che utilizza l’AI per la creazione di contenuti

Officina Kreativa, startup italiana del gruppo Future Advanced, firma Digitaloo.it, un nuovo strumento basato sull’intelligenza artificiale che intende aiutare aziende e agenzie nel processo di digitalizzazione, proponendo la creazione di contenuti testuali e immagini partendo da template, ottenendo così un notevole risparmio di tempo nella realizzazione degli stessi.

Grazie alla sua interfaccia immediatamente comprensibile dalla dashboard, Digitaloo.it integra in un’unica piattaforma funzioni di più app o più siti.

Analizza i dati e genera contenuti personalizzati in base alle esigenze grazie ad una vasta gamma di funzionalità che permette di generare in pochi secondi articoli di blog, titoli, descrizioni di prodotto per e-commerce, caption per Instagram o Facebook e altro ancora. Sarà possibile inoltre salvare i contenuti in “Workbook” dedicati ed esportare in formato Word o PDF.

Digitaloo.it non vuole sostituirsi ai creativi o alle agenzie il cui apporto resta fondamentale. L’approccio di Future Advanced non vuole dimenticare che solo grazie all’intelligenza umana è possibile gestire e sfruttare al meglio quella artificiale. Ma questo non fa negare che la creatività, così come tante altre attività umane, possano essere affiancate dalla tecnologia.

Buyer Personas fuori gioco – Un fondamento del Marketing cambia

Nel mondo del marketing, i profili delle buyer personas sono sempre stati fondamentali per individuare il giusto target a cui fare riferimento e identificare l’archetipo di cliente ideale.

Negli ultimi anni rintracciare il “cliente tipo” è diventato difficile. I tempi cambiano e con loro anche le persone; i consumatori sono diventati sempre più volubili, si adattano velocemente e maturano interessi diversi, soprattutto da dopo la pandemia, e non si riescono più ad analizzare in modo efficace.

Per questo motivo, dal report annuale di TalkWalker, una piattaforma leader monitoratrice dei movimenti e le tendenze sui social e sulla rete, si dovrà operare non più su una singola profilazione predittiva dei clienti, appunto le buyer personas, bensì su una community più ampia.

Studiare i profili dei tuoi consumatori, capire i loro ecosistemi sarà fondamentale a individuare tutte quelle persone che stanno promuovendo e condividendo conversazioni incentrate sul tuo Brand.

Evoluzione del Digital – Obiettivo:Intelligenze Artificiali

L’era digitale si sta trasformando, quasi evolvendo. Il 2023 ha dato inizio all’era dell’intelligenza artificiale.

Grande scalpore lo ha portato ChatGPT, lanciato da OpenAI con la collaborazione di Microsoft. Un software progettato per simulare una conversazione, capace di generare testi molto simili a quelli di un essere umano, altrettanto unici, poiché ChatGPT non copia da internet, ricava informazioni attraverso un grandissimo numero di fonti inseriti nel database (libri, siti, conversazioni umane,…) e le elabora, producendo poi un testo. Data la quantità di dati con cui è stato “addestrato”, può spaziare su diversi campi: produrre lyrics, poesie, temi, spiegazioni e così via.
In poco tempo è diventato utilizzabile in tutto il mondo.

Si accoda Google, con la sua nuova “personale” intelligenza artificiale Bard (frettolosamente annunciato per replicare alla concorrenza). Anch’esso si basa su un modello di elaborazione di linguaggio naturale ed è capace di rispondere ad ogni quesito. Tuttavia Google si sta dimostrando più cauto del suo competitor. Attualmente Bard può essere utilizzato solo negli USA e in Gran Bretagna e solo per un numero di utenti limitato. Deve essere testato, in quanto riporta ancora errori.

Pur essendo entrambi chatbot, hanno differenze sostanziali tra loro:

  • Risposte: Bard ricava le informazioni da internet e fornisce quelle più recenti; ChatGPT invece si affida alla sua base di conoscenza, al suo database, che arriva però solo fino al 2021.
  • Lingua: se ChatGPT conosce diverse lingue tra cui italiano, coreano, giapponese e arabo, Bard capisce solo l’inglese.
  • Conversazione: ChatGPT può ricordare fino a 3000 parole già utilizzate, Bard no.
  • Bozze: Bard fornisce diverse possibili risposte ai quesiti posti, ChatGPT invece può dare un solo riscontro.

Certo è ancora in fase embrionale, ma Bard, secondo alcuni, sembra avere buone possibilità di superare la qualità di ChatGPT. Tuttavia, dovrà giocare bene le carte per raggiungerne anche la popolarità che già ora il chatbot di OpenAI si è guadagnato.